Molti invidiano il gruista, che passa la sua vita così in alto, ammirando spesso una vista mozzafiato; altri invece si dispiacciono per lui, costretto a trascorrere giornate intere in solitudine.
Il posto di lavoro di Tobias si trova a 30 m dal suolo e, in presenza di vento, può subire oscillazioni di ca. 1 m. “Il mondo da quassù sembra più piccolo, ma hai tutto sott’occhio”, afferma Tobias.
Un suo progetto, che certamente rimarrà a lungo nella memoria, è stato l’intervento presso la Fondazione Söll di Brunico.
“La gru, con il gancio a 48 m, la massima altezza in posizione libera, oscillava moltissimo. La tensione è salita ulteriormente quando, per alcuni giorni, siamo stati investiti da raffiche di vento a una velocità fino a 120 km/h. Come se non bastasse, non riuscendo a vedere alcuni componenti del cantiere, ho dovuto avvalermi di una telecamera montata sul carrello”, spiega questo appassionato gruista.